e giocavo alle carte a Winchester.
Una volta ci cambiammo i compagni
ritornando in carrozza sotto la luna di giugno,
e così conobbi Davis.
Ci sposammo e vivemmo insieme settant’anni,
stando allegri, lavorando, allevando i dodici figli,
otto dei quali ci morirono,
prima che arrivassi a sessant’anni.
Filavo, tessevo, curavo la casa, vegliavo i malati,
coltivavo il giardino, e la festa
andavo a spasso per i campi dove cantavano le allodole,
e lungo lo Spoon raccogliendo tante conchiglie,
e tanti fiori ed erbe medicinali—
gridando alle colline boscose, cantando alle verdi vallate.
A novantasei anni avevo vissuto abbastanza, ecco tutto,
e passai a un dolce riposo.
Cos’è questa storia che sento di dolori e stanchezza,
ira, scontento e speranze fallite?
Figli e figlie degeneri,
la vita è troppo forte per voi –
ci vuole vita per amare la Vita.
Di Edgar Lee Masters.
Audio su Radio3.
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